Circumnavigare la Sardegna 

Quando si lasciano le trafficatissime acque della Costa Smeralda, spesso ci si trova ad essere l’unica barca in navigazione, anche in pieno Agosto. Superato Capo Testa e procedendo in senso antiorario, Stintino, Alghero, Carloforte, Cagliari, Cala Gonone, fino ai pressi di Tavolara, le barche da diporto sono rarissime, ma c’è da dire, “Pure i porti!” E sarà proprio per questo che le barche che frequentano la Gallura non osano avventurarsi oltre, proprio per la pericolosità e per il disagio di non trovare rifornimenti e riparo.

Io invece l’ho gia fatto due volte e vorrei dare una parola d’incoraggiamento a fare questa bellissima avventura, con dei consigli per poterla fare in tutta sicurezza ed evitare almeno un estate di frequentare le solite affollate calette della Costa Smeralda e dell’Arcipelago di La Maddalena.

Partendo da Porto Cervo con il tempo buono, si può arrivare direttamente a Stintino (anche in barca a vela), sono 48 miglia. Se il tempo è buono si può fermarsi al bel marina di Castelsardo e godersi delle passeggiate in questo spettacolare paese mediovale.

L’ormeggio a Stintino sarà nei pontili nuovi nella parte NE del porto, che purtroppo rimane senza collegamento pedonale con il paese, se non lungo la scogliera. In effetti e’ preferibile stare all’ancora e raggiungere il paese con il tender.

Ora che l’accesso all’isola dell’Asinara e’ piu’ libero, si dovrebbe dedicare qualche giorno per scoprire questa bellissima isola, che fino a pochi anni orsono, era “goduta” soltanto dagli ergastolani del carcere.

Le Colonne d’Ercole del turismo nautico della Sardegna sono rappresentate dal Passo dei Fornelli, tra la Pelosa di Stintino e l’isola Asinara. Sono pochissime le barche che vanno oltre perchè qui inizia il deserto e l’ignoto, la parte occidentale della Sardegna, esposta al mare aperto, al micidiale Maestrale che viene dal lontano Golfo di Leone e che colpisce una costa con pochi ripari naturali e pochi porti sicuri, ma di una bellezza che attira come le sirene di Ulisse.

Ma prendete coraggio ed affrontate questo emozionante passaggio, con occhio al meteo, alle carte nautiche ed al GPS ed iniziate la vostra prima circumnavigazione della Sardegna.

Da Stintino al piccolo marina di Porto Conte sono 36 miglia, mentre per Alghero sono 40, con le alte falesie a picco sul mare che offrono panorami insoliti.

La città di Alghero è una città turistica per eccellenza, bella, storica, pulita, ordinata e divertente, con gli innumerevoli ristoranti e locali commerciali, dove ci si ferma volentieri qualche giorno, tanto i marina sono efficienti.

Da Alghero a Bosa sono solo 20 miglia. Non c’è un marina vero e proprio, ma hanno recentemente attrezzato il molo commerciale con delle trappe per creare alcuni posti di ormeggio. Il servizio è ottimo, offrendo anche il passaggio in auto al affascinante paese, che è l’attrazione principale della zona. Dato che non ci sono taxi, il gestore provvede al rientro dei suoi clienti anche a ora tarda.

Il prossimo riparo dopo Bosa, a 30 miglia, è l’insenatura davanti alle suggestive rovine di Tharros. Durante la traversata merita una fermata per il bagno all’isola di Mal di Ventre, isola selvaggia e bellissima.

A Tharros ci si puo’ ancorare in tutta sicurezza alle boe proprio davanti alle rovine ed e’ sicuramente uno degli ancoraggi piu’ belli del mondo. Qui la passeggiata è d’obbligo per visitare le rovine e si scende a terra con il proprio tender e bisogna anche visitare la bellissima chiesa di S. Giovanni di Sinis, forse la più antica della Sardegna.

Il prossimo porto, Buggerru dista 30 miglia da Tharros, ma purtroppo è insabbiato, quindi se il tempo è buono, uno può stare in rada all’esterno del porto, altrimenti si è costretti a proseguire fino a Carloforte, sperando che ci sia luce a sufficienza per evitare di arrivare con il buio. Quindi, si deve sempre programmare bene il viaggio sulla costa occidentale e non dilungarsi troppo a fare il bagno lungostrada, tenendo sempre presente che devi aver il tempo di raggiungere un riparo sicuro per la notte.

Se incontri cattivo tempo dopo aver lasciato Bosa, non hai scelta che arrivare fino al prossimo porto sicuro, Portoscuso o Carloforte a ben 67 miglia! Quindi occhio al meteo ed alle distanze in questo che forse e’ il tragitto piu’ insidioso. Ma se il tempo e’ buono, ci sono delle vere meraviglie a visitare, le dune di Piscinas, i paesi minerari fantasma e lo scoglio Pan di Zucchero.

Arrivati alla ridente citta’ genovese di Carloforte, si ritorna alla civiltà, marina efficienti, servizi professionali, riparazioni qualificate, un ambiente accogliente e ristoranti a volontà. Qui bisogna dedicarci qualche giorno e fare anche il giro completo dell’isola.

Un altro problema di tener presente quando si circumnaviga la Sardegna e’ il rifornimento di carburante che non si trova facilmente su tutta la costa occidentale, fino a Cagliari. Quindi conviene tenersi informati e magari prenotare il proprio rifornimento con qualche anticipo.

A sole tre miglia c'é un pittoresco villagio di pescatori ancora da valorizzare, Calasetta, con altri ottimi ristoranti ed un suo piccolo porto turistico, oppure verso terraferma, Portoscuso, con si dice, uno dei migliori ristoranti d’Italia.

Lasciato Carloforte ci sono diversi splendidi ripari naturali sicuri e spiagge da sogno nelle zone militari, che fortunatamente in Agosto sono aperte al diporto, Porto Pino, Cala Piombo, Cala Zafferano, Porto Scudo, prima di arrivare al prossimo porto Teulada, a 25 miglia. Ma non bisogna illudersi, e’ un ottimo porto, sicuro, ma non c’e’ altro, neanche un bar! L’unica possibilita’ di cambusa e’ nel vicino campeggio.

Attenzione allo scoglio non segnalato vicino a Punta di Cala Piombo (38° 53 800N 8° 35 681E), a soli 70 centimetri di profondità che é proprio sulla tua rotta!

Tra Teulada e Cagliari (26 miglia) non c’é porto che possa ospitare barche di media grandezza, c’é soltanto un ancoraggio, mare permettendo, accanto alle rovine puniche di Nora a Capo Pula. Come Tharros, questa e’ una tappa bellissima per il diportista e merita la sosta per visitare le rovine.

Cagliari invece è molto cambiata e sta rivelando di essere una città di grande attrazione turistica, con il suo centro storico ormai restaurato, museo, monumenti e con negozi moderni di alta qualità ed innumerevoli ottimi ristoranti.

Anche la disponibilità di posti barca è aumentato, anche se siamo ancora agli albori. L’eliminazione dell’attracco dei traghetti dal molo centralissimo di Via Roma è stato un passo importante e c’e’ gia’ un piccolo marina per ospitare le barche da diporto in questa zona a due passi dal centro storico. Sempre nel porto di Cagliari, ma piu’ lontano sono altri due marina a Sant’Elmo, che pero’ non hanno ne bar ne supermercato.

Dopo Cagliari, la prossima tappa obbligata nella circumnavigazione della Sardegna è il bellissimo, moderno marina di Villasimius, che dista 20 miglia, situato al centro del parco di Capo Carbonara. Il paesino di Villasimius pero’ dista qualche chilometro dal porto, ma c’e’ un servizio di “trenino” per raggiungerlo.

La prossima tappa è Porto Corallo a 25 miglia, ottimo porto ma continuano a mancare bar, negozi, supermercato ecc. Anche qui non c’è un paese alle spalle ed il marina, come tanti, è da evitare se non in caso di necessità per maltempo, o perche’ uno si e; dilungato a fare bagni nelle tante belle spiagge deserte. Altrimenti bisogna proseguire fino all’accogliente Santa Maria Navarrese, seppur a ben 58 miglia da Villasimius.

Il porto di Santa Maria Navarrese è un modello di professionalità ed efficienza e sarebbe un esempio da imitare da tutti i gestori di marina sardi. È pulitissimo, ordinatissimo ed un piacere a visitare.

Lasciando Santa Maria Navarrese per proseguire a nord, si va in fibrillazione per le meraviglie che si incontrerà nel Golfo di Orosei: Cala Goloritzè, Cala Mariolu, Grotta del Fico, Cala Biriola, Cala Sisine, Cala Luna e Grotta del Bue Marino. C’è moltissimo da vedere e gustare, ma c’è da ricordarsi che la notte si deve essere al riparo e purtroppo Cala Gonone è un porto piccolo, non prenotabile e comunque uno dei più perfidi ed insicuri della Sardegna. Quindi in caso di sopragiunto maltempo, la beffa di dover abbandonare tutto questo ben di Dio e correre al riparo fino a La Caletta, a 46 miglia da Santa Maria Navarrese, dovendo rinunciare anche al bagno nella splendida spiaggia di Bidderosa.

Anche La Caletta cade nella categoria dei marina da evitare se uno non è proprio obbligato ad andarci per il maltempo. Rimane a soli 5 miglia a sud di Ottiolu, che al contrario è pieno di vitalità e fascino, ma La Caletta, peraltro ottimo e capiente porto, è anni luci lontana come attrattive per il diportista. Qui i pescherecci si sono accaparrati tutti i moli vicino al centro del piccolo paese di scarso valore turistico.

Lasciata La Caletta, si arriva al primo vero porto turistico del vivace turismo nautico della Gallura, Porto Ottiolu (e siamo ancora nel nuorese), che ha tutte le carte in regola, essendo urbanisticamente comodo, con negozi, supermercato, ottimi ristoranti ed eccellenti servizi ecc.

E qui ormai siamo in vista di Tavolara, quindi in acque familiari, con tanti porti a portata di mano. Abbiamo completata la circumnavigazione della Sardegna dopo circa tre settimane di navigazione ed esplorazione indimenticabile.

 

Distanze tra porti fuori dalle acque della Costa Smeralda

 

PORTI ED ANCORAGGI

Miglia

Miglia

totale

S. Teresa – Isola Rossa

21

 

Isola Rossa – Castelsardo

8

 

Castelsardo – Porto Torres

15

 

Porto Torres – Stintino

9

 

Stintino – Porto Conte

35,5

 

Porto Conte – Alghero

8

 

Alghero – Bosa

20

 

Bosa – ancoraggio Tharros

30

 

Tharros - ancoraggio Buggerru

28,5

 

Buggerru – Portoscuso

14

 

Portoscuso - Carloforte

4,5

 

Carloforte – Calasetta

3,5

 

Calasetta – ancoraggio Cala Zafferano

30

 

Cala Zafferano – Teulada

4,5

 

Teulada – ancoraggio Malfatano

6

 

 Malfatano – ancoraggio Nora

14,5

 

Nora - Cagliari

15

 

Cagliari – Capitana

10

 

Capitana - Villasimius

11,5

 

Villasimius – Porto Corallo

25

 

Porto Corallo - Arbatax

31

 

Arbatax – S. Maria Navarrese

3

 

S. M. Navarrese – Cala Gonone

24

 

Cala Gonone – La Caletta

22

 

La Caletta – Ottiolu

5

 

Numero porti ed ancoraggi

25

 

 

Distanza media

18,7

 

380

 

 

NB   Sono escluse i piccoli marina di basso pescaggio utilizzabili soltanto dalle barche piccole

 

NB  Un miglio marino equivale a circa 1,8 chilometri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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